Calcinaio e depilazione delle pelle
- Gennaro Cioce
- 7 mag 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Durante il processo di depilazione e calcinazione, le pelli vengono private del pelo e volutamente gonfiate tramite processi chimici per permettere la formazione di spazi tra le fibre, che verranno adoperati in un secondo momento per la penetrazione del conciante.
Come appena accennato: anche il processo di depilazione e calcinazione viene fatto assieme, hanno due scopi fondamentalmente diversi:
La depilazione ha lo scopo di solubilizzare l’epidermide e il pelo in modo da poterli separare.
La calcinazione va a modificare le fibre dermiche in modo da prepararle a ricevere le sostanze concianti determinando un gonfiamento della pelle dovuto all’idrossido di calcio che si deposita tra le fibre del derma.
Ci sono più metodi di effettuare questi procedimenti e variano a seconda del prodotto che si vuole ottenere, ad esempio, si può scegliere di voler riutilizzare il pelo dell’animale oppure meno, ed a seconda della risposta a questa domanda, si procederà con un tipo di lavorazione diversa.
Durante questa fase, si può incorrere in dei problemi che possono caratterizzare la riuscita o meno di un ottimo cuoio, ad esempio:
Cuoio vuoto e spugnoso: Se si aggiunge troppa calce e si lascia gonfiare troppo la pelle, alla fine della concia si otterrà un cuoio vuoto e spugnoso (soffiatura)
Cuoio poco flessibile e non morbido al tatto: Questo problema si può verificare se il tempo di calcinazione è stato troppo breve
Basso di Fiore: un effetto antiestetico sulla superficie della pelle (matto o opaco) individuabile soltanto dopo concia o quantomeno su pelli asciutte, dovuto da una reazione insistente di calce e solfuri









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