Il Cromo Esavalente nelle pelli: aspetti normativi e mitigazione del rischio
- Genny Cioce

- 3 giorni fa
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Il cromo VI (cromo esavalente) è una forma di cromo tossica, cancerogena e dannosa per la salute umana. È un inquinante industriale presente in processi di saldatura, acciaierie e concia delle pelli, e l'esposizione può avvenire per via respiratoria, ingestione o contatto cutaneo, causando irritazioni, dermatiti e un aumento del rischio di tumori, in particolare polmonari.
Sebbene i composti del Cromo Esavalente siano noti per la relativa classificazione come cancerogeni, la restrizione proposta riguarda il rischio di sensibilizzazione cutanea indotto dal contatto diretto o indiretto della cute con articoli in cuoio o articoli con parti in cuoio contenenti cromo VI. Nei soggetti già sensibilizzati tale contatto può provocare una risposta allergica anche a concentrazioni inferiori rispetto a quelle necessarie all’induzione di detta sensibilizzazione.
L’unico metodo di analisi attualmente disponibile e riconosciuto a livello internazionale in grado di rilevare la presenza di Cromo VI nel cuoio e negli articoli in cuoio è quello descritto nella norma EN ISO 17075. Infatti il requisito normativo di 3 mg/Kg corrisponde al limite di rilevabilità della citata metodica.









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