Carbon Footprint, la certificazione ecologica che stima le emissioni di CO2
- Gennaro Cioce
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 15 giu 2022
Letteralmente, la Carbon Footprint è l’impronta di carbonio: un parametro usato per stimare quanto gas serra viene emesso per realizzare un determinato prodotto o per permettere a un’organizzazione di funzionare. I gas serra presi in considerazione nell’analisi sono l’anidride carbonica, il metano, l’ossido nitroso, gli idrofluorocarburi, i perfluorocarburi e l’esafloruro di zolfo. La stima finale è misurata in tonnellate di CO2, ossia l’anidride carbonica rilasciata per raggiungere tali scopi. La Carbon Footprint di organizzazione e di prodotto è quindi di un parametro oggettivo e misurabile, utile a determinare l’impatto delle emissioni della nostra attività sull’ambiente. Questo ci rende consapevoli della CO2 necessaria per confezionare le nostre pelli e per permettere alla nostra conceria di lavorare a regime. Nel dettaglio, abbiamo un’influenza del 5,2% nella produzione di CO2 per quanto riguarda la Carbon Footprint di organizzazione, e un’influenza del 13% nella produzione di CO2 per metro quadrato di pelle realizzata (Carbon Footprint di prodotto). Fra le concerie che hanno reso pubblici i propri risultati, si tratta di stime fra le più basse. Per un’impresa, ottenere le certificazioni Carbon Footprint è indice di qualità e sostenibilità ed è anche un punto di partenza: analizzare e quantificare le emissioni ci consente di agire in modo trasparente, mettendo in pratica un piano di gestione finalizzato a un uso sempre più responsabile delle risorse. Ottimizzare l’energia e l’acqua impiegate nella concia, investire in ricerca e sviluppo per limitare l’uso di prodotti chimici, predisporre spazi espositivi ecosostenibili per le nostre pelli.









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