Concia al cromo: principali caratteristiche
- Gennaro Cioce
- 5 giu 2024
- Tempo di lettura: 1 min
La concia al cromo è tra i tipi di concia più ampliamente utilizzati per conciare la pelle grazie alle capacità di creare legami trasversali molto stabili del cromo trivalente (Cr3+) con la struttura del collagene dei pellami. Quest’ultimo si presenta sottoforma di sale (solubile in acqua) dal colore verde e fa parte della famiglia dei metalli pesanti.
Oggi, questa tecnica di concia ricopre un ruolo assai importante rispetto ad altre tipologie di concia. Infatti l'80 delle pelli vengono conciate al cromo trivalente.
Vantaggi della concia al cromo:
maggiore stabilità termica;
maggiore resistenza all’acqua (se trattate a modo, i pellami possono diventare idrorepellenti);
Richiede meno tempo per la lavorazione, infatti il tempo medio del trattamento va dalle sei alle otto ore circa;
Il tipico colore che assume la pelle una volta ultimato il processo (chiamata WET-BLUE), ne permette una facile tintura ed è possibile realizzare una svariata composizione di articolistica;
Le fibre sottoposte a questo trattamento mostrano un’elasticità ed una resistenza alla trazione assai soddisfacente (che può essere ancora migliorato in un processo successivo detto ingrassaggio);
Garantisce la più alta resistenza all’attacco idrolitico da parte degli acidi e dei batteri;
Costi di produzione competitivi;
Possibilità di recuperare il cromo trivalente dai bagni esausti;
Una volta finito questo trattamento, le pelli si presentano con un tipico colore azzurro chiaro, da cui prendono il nome di WET BLUE e possono essere tinte di svariate tonalità di colore









Commenti