top of page

Decalcinazione & Macerazione: Operazioni di preconcia

  • Immagine del redattore: Gennaro Cioce
    Gennaro Cioce
  • 16 mag 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

Il lavoro di decalcinatura ha come scopo quello di eliminare i residui di calce ancora presenti nelle fibre, ed abbassare i valori del ph della pelle fino ad arrivare ad un valore ottimale (stimato tra ph 7,5 e 8,5) per garantire un’ottima riuscita del processo di macerazione.

Questi obiettivi vengono raggiunti tramite l’uso degli acidi deboli come l’acido formico, l’acido borico , l’acido lattico etc. e degli acidi forti come l’acido cloridrico o acido solforico.

In questa fase si può notare una riduzione del gonfiore della pelle dovuto soprattutto alla riduzione del ph.

Il processo di macerazione è una continuazione del processo di decalcinazione e serve a facilitare la distensione delle fibre della pelle facendo in modo da renderla ancora più assorbente per i successivi processi di concia, elimina i residui cheratinosi e grassi favorendo l’eliminazione della melanina e dei follicoli piliferi residui rimasti ancora nella pelle e contribuisce a rendere elastico il fiore della pelle, producendo così il cuoio soffice e morbido.

Nell’antichità la macerazione veniva effettuata in modo battereologico con sterco di cani e di uccelli che producendo enzimi proteolici in grado di fornire alla pelle elasticità e morbidezza e rilassamento delle fibre.

Data la non igienicità dei prodotti usati in antichità per la macerazione, agli inizi del novecento, vennero introdotti maceranti come l’oropon a base di estratto pancratico e successivamente vennero sostituiti da altri enzimi pancreatici mischiati a sali di ammonio e altri prodotti di supporto come la bentonite e la farina di legno.


ree


 
 
 

Commenti


Post: Blog2_Post
bottom of page