La trasformazione digitale per il settore conciario
- Gennaro Cioce
- 13 giu 2021
- Tempo di lettura: 2 min

L’industria conciaria ha un ruolo di primaria importanza nel panorama internazionale raggiunto grazie alla tradizione secolare, alla qualità e al design. La capacità di intercettare le tendenze del momento, di adeguarsi a una domanda in continua evoluzione, l’attenzione all’ambiente e alle risorse consentono all’Italia di mantenere un vantaggio competitivo nei confronti dei Paesi emergenti. Questi ultimi possono però contare su costi di produzione più bassi.
La transizione verso la sostenibilità come scelta necessaria per continuare a mantenere l’eccellenza qualitativa nella concia delle pelli è un primo passo a cui fanno seguito la gestione delle risorse (riduzione dell’utilizzo di energia, acqua, sale, prodotti chimici), il recupero degli scarti in ottica di economia circolare, oltre alla tracciabilità della filiera (dalle materie prime ai prodotti finiti) per garantire l’autenticità e la provenienza dei singoli prodotti.
Il presente dell’industria conciaria italiana vede nell’Impresa 4.0 l’occasione per aprirsi a tecnologie d’avanguardia, come l’automazione e la digitalizzazione, per rispondere alle sfide del settore.
Impresa 4.0 significa anche maggior apertura, capacità di confronto, collaborazione ed interfaccia con tutto ciò che costituisce l’ecosistema industriale: fornitori, clienti, territorio, istituzioni, collettività. Sistemi maggiormente integrati che potrebbero trovare nella naturale simbiosi dei distretti conciari un terreno fertile.
Una “manifattura 4.0”, anche a forte componente artigianale, è possibile grazie all'utitlizzo di tecnologie avanzate come la "Piattaforma Blockchain" che può davvero contribuire a tutelare il prodotto Made in Italy, certificandone l'effettiva realizzazione in Italia. Ciò concorre ad accrescere la fiducia del consumatore, creando inoltre condizioni di trasparenza, di garanzia per l'occupazione e di tutela ambientale.
La digitalizzazione e l’innovazione possono essere un driver di sviluppo imprenditoriale duraturo solo se si innesca parallelamente la costruzione di competenze specifiche, sia interne che da inserire in azienda.
Rappresenta una grande opportunità per il settore e gli istituti che formano i professionisti della concia per tornare ad essere centri di eccellenza al passo con i tempi, in stretta correlazione con le imprese ed i loro reali fabbisogni.
Transizione 4.0 è il nuovo piano nazionale del Ministero dello Sviluppo economico che prevede una spesa di 24 miliardi di euro, con l’obiettivo di stimolare gli investimenti privati e dare stabilità alle imprese. Numerosi sono gli incentivi dedicati all’industria conciaria per favorire e facilitare la digitalizzazione dei processi produttivi.
La nuova Sabatini e il bonus SUD sono altri esempi di incentivazione incrementale nel caso in cui l’azienda usufruisca di finanziamenti oppure abbia sede produttiva nelle regioni meridionali.




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