Life Cicle Assessment (LCA): upstream & Core
- Gennaro Cioce
- 12 nov 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Nel 2018 sono state pubblicate dall'UE le regole per la valutazione dell'impronta ambientale del cuoio, utilizzando la metodologia LCA - Life Cicle Assessment.
Il ciclo di vita della produzione del cuoio viene suddiviso in due principali moduli: upstream & core.
Il processo upstream comprende la fasi di agricoltura e allevamento, macellazione e conservazione necessarie per la produzione delle pelli grezze prima dell'entrata in conceria; il processo core comprende, invece, le fasi di lavorazione per la trasformazione della pelle grezza in quella finita.
Secondo una ricerca condotta dalla SSIP, in collaborazione con il dipartimento di Ingegneria Ambientale della Federico II, ha evidenziato l'impatto ambientale viene originato principalmente nella fase upstream (92%) rispetto alle fasi del processo conciario che vengono effettuate in conceria (8%).
Questo ha come conseguenza che uno studio PEF di un qualsiasi prodotto conciario avrà un impatto in termini di CO2eq che deriverà per la quasi totalità dalla fase di allevamento, ed in misura residuale dal processo “core” ovvero la trasformazione della pelle grezza in cuoio/pelle.
Purtroppo, il fatto di avere un carico di anidride carbonica, derivato dall’agricoltura e allevamento, che viene aggiunto a quello relativo al processo conciario, porta un notevole svantaggio ai sottoprodotti di origine animale rispetto ai prodotti sintetici.
Cotance mette in discussione questo assunto, chiedendo che le pelli non debbano portare alcun onere ambientale dall’allevamento del bestiame, quindi di “allocazione Zero”, rivendicando la natura di rifiuto visto che, come è noto, gli animali vengono allevati unicamente per la produzione di latte e carne. A supporto di ciò Cotance cita il fatto che durante la crisi Covid-19 del 2020 (ma anche quella economica del 2008), a fronte di una richiesta dal settore alimentare sostenuta, molte pelli grezze sono state comunque mandate in discarica, sottolineando quindi la natura virtuosa del processo di concia che sottrae un rifiuto, anche se, quando, e solo se, è commercializzato, assume una quotazione economica. La trasformazione delle pelli grezze in un bene durevole come il cuoio, impedisce, oltretutto, la loro decomposizione, che se avvenisse andrebbe ad aggiungere, si stima, una significativa CO2 aggiuntiva.









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