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Pelle per calzature e scarpe

  • Immagine del redattore: Gennaro Cioce
    Gennaro Cioce
  • 6 apr 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

Per scarpe intendiamo tutto ciò che rappresenta la protezione del piede (come ad esempio ciabatte, sandali, scarpe, stivali, ballerine, scarponi ecc..) e che è composta da diverse parti (puntale, suola, soletto, contrafforte, fodera ecc..). Ognuna di queste parti necessita di un particolare tipo di cuoio o pellame con caratteristiche di spessore, tempra e rifinizione diverse a seconda del modello che si deve realizzare.

La classica pelle per calzature ha spessori compresi fra 1,1mm e 1,3mm per la donna e 1,3mm 1,4mm per l’uomo. Mentre la fodera, quando utilizzata, ha spessori che variano dagli 0,6mm a 0,8mm. Al contrario, uno stivale o uno scarponcino avrà spessori superiori che possono arrivare anche a 2,2-2,5mm a seconda dei modelli.

Le pelli ovine sono solitamente le più usate, perché versatili ed economiche, le pelli di vitello sono in genere più costose e di solito non si prestano alle scarpe eleganti da donna, se non nel caso di spessori molto fini.

La concia più usata attualmente è quella ai sali minerali (di cui il principale esponente è la concia al cromo) in quanto è la meno costosa e la più facile da lavorare. Ultimamente però stiamo assistendo ad un sempre più crescente interesse nel cosiddetto metal free.

Fra i principali tipi di rifinizione dei pellami per calzature troviamo sicuramente l’anilina, la semi-anilina, la pigmentata, la stampata e soprattutto la rifinizione abrasivata e vernice classica o morbida (naplak).


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