Pelle Stampa rettile: coccodrillo, lucertola o serpente
- Gennaro Cioce
- 2 mar 2024
- Tempo di lettura: 1 min
La pelle stampa rettile fa parte della sottocategoria dei “pellami stampati” in genere; essa si differenzia dalle altre in quanto la superficie che la caratterizza non deriva dalla fantasia o dall’ingegno umano, ma piuttosto dalla Natura. Questa particolare tipologia di pellame, infatti, è prodotta a partire da pelle bovina ovine o caprina con l’intento di ricalcare le caratteristiche dei veri pellami di rettili e anfibi, in particolare di imitarne l’aspetto. Fin dai tempi antichi l’uomo ha appreso dell’importanza di coprire le proprie parti del corpo sia per proteggersi dai pericoli che dal freddo. Finché che non furono inventati i tessuti e i filati, l’unico materiale a disposizione era la pelle degli animali cacciati, che a seconda dell’area geografica potevano cambiare. Nell’immaginario comune, siamo soliti rappresentare l’uomo preistorico con la pelliccia di shearling a pelo lungo ma nella realtà le cose non sono andate proprio in questo modo. I resti dei primi uomini sono stati individuati nel continente Africano, possiamo quindi desumere che in quel contesto l’uomo sia venuto a contatto sia con mammiferi ma anche con i rettili: serpenti, lucertole, coccodrilli, alligatori e così via. Dal momento che a quel tempo niente veniva sprecato e i frutti di una caccia dovevano essere utilizzati al 100%, anche le pelli di questi rettili dovevano essere utilizzate e a seconda della pericolosità dell’animale rappresentavano molto probabilmente anche un trofeo di caccia e un motivo di orgoglio. Oggi, come sappiamo, le cose stanno diversamente e questo tipo di pelli fanno parte di un mondo basato sui consumi e sulle mode, dove tutto ha un prezzo: ecco, il concetto di pelle stampa rettile si sviluppa proprio in questo contesto.









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